-
Primo lavoro dell'Associazione Fotografi per lo Spettacolo
Teatro Asioli, Correggio (RE) - 15 e 16 Dicembre 2009
_
Fotografi: Tiziano Ghidorsi e Laura Pelagatti
__________________________________
-
Il laboratorio di teatro AltrArte, condotto da Matteo Carnevali, rivolto ad attori diversamente abili è un teatro in cui si da rilevanza alla relazione, alla comunicazione, alla creazione di una comunità (comunità oltre il gruppo, senso di appartenenza), alla trasformazione come accadimento e sorpresa (di chi lo fa, di chi lo vede).
In quanto luogo delle relazioni, il teatro è luogo di socializzazione e trasformazione, della costruzione di un processo artistico che si compie con la creazione di un gruppo che aderisce a un progetto comune.
Il laboratorio ha come obiettivo l’emancipazione e l’autodeterminazione dei suoi partecipanti attraverso specifiche pratiche comunicative, espressive e relazionali in grado di migliorare il rapporto con se stessi, con l’altro e con l’ambiente in cui si vive.
L’obiettivo principale è la persona in quanto tale, potatrice di tutte le caratteristiche uniche e irripetibili che lo caratterizzano, un teatro della verità, che non vuole “interpretare” finti personaggi, ma mostrare la potenza incredibile dei suoi partecipanti.
In quanto luogo delle relazioni, il teatro è luogo di socializzazione e trasformazione, della costruzione di un processo artistico che si compie con la creazione di un gruppo che aderisce a un progetto comune.
Il laboratorio ha come obiettivo l’emancipazione e l’autodeterminazione dei suoi partecipanti attraverso specifiche pratiche comunicative, espressive e relazionali in grado di migliorare il rapporto con se stessi, con l’altro e con l’ambiente in cui si vive.
L’obiettivo principale è la persona in quanto tale, potatrice di tutte le caratteristiche uniche e irripetibili che lo caratterizzano, un teatro della verità, che non vuole “interpretare” finti personaggi, ma mostrare la potenza incredibile dei suoi partecipanti.
PINOCCHIO – Fuga di un Burattino -
La storia di Pinocchio è quella di un fuggitore, un desiderio di perenne ribellione e costante fuga. Lui disubbidisce costantemente ai suoi padri per trovarsi continuamente davanti al bivio e scegliere la strada inedita, sconsigliata, pericolosa.
Un burattino di duro legno, che è però infinitamente modellabile dalle passioni che lo abitano, effimere e insieme profonde.
E se il Pinocchio-protagonista fugge via cosa rimane sulla scena?
Rimangono i comprimari, i personaggi secondari, coloro che hanno sfiorato il burattino ma sono rimasti fermi mentre lui se ne andava via.
Il personaggio principale fugge e dietro di lui lascia una scia di perplessi, delusi, illusi, arrabbiati. Alcuni lo vorrebbero ritrovare, altri invece no.
Pinocchio fugge dalla sua storia e quel che rimane è il caos. Pinocchio fugge dalla sua storia e quel che rimane sono due padri abbandonati ma non rassegnati, un Grillo parlante deluso e antipedagogico, il Gatto e la Volpe folli e feroci, un Orco schizoide a capo di un circo abbandonato, una Fata lunare e mortuaria e un Pescecane infastidito da tutto il rumore che arriva dalla superficie.
Questa storia è interamente raccontata da attori non professionisti diversamente abili, sul palco i loro corpi, i loro pensieri, le loro storie, frammenti di realtà che raccontano gioie e dolori, sofferenze e felicità, successi e fallimenti.
Esistenze che solitamente sono silenziose e dimesse sul palco si impossessano con passione dei personaggi che interpretano, stravolgendoli completamente e rendendoli autentici e vivi.
Matteo Carnevali
Le prove, Tiziano Ghidorsi
Scenografia, Laura Pelagatti
Le prove, Tiziano Ghidorsi
Cercando Pinocchio, Laura Pelagatti
Un burattino, Tiziano Ghidorsi
Cercando Pinocchio, Laura Pelagatti
Il pescecane, Tiziano Ghidorsi
Il gatto e la volpe, Laura Pelagatti
Pinocchio, Tiziano Ghidorsi
______________________________
LINK: www.altrarte.eu/credits.html
COMMOVENTI!
RispondiEliminaGrazie Adele, vuol dire che siamo riusciti a trasmettere l'emozione che abbiamo provato nel fotografare questo bellissimo spettacolo...
RispondiEliminaUn abbraccio
Laura
Le foto sono di una suggestione unica e regalano emozioni forti...bravissimi!!!
RispondiEliminaGrazie Ragazzi,
RispondiEliminaLaura ed io abbiamo vissuto momenti veramente emozionanti l'Associazione deve avere momenti come questo sempre più frequenti. dobbiamo cercare di partecipare a cose simili il più possibile. Dobbiamo portare avanti anche un discorso sociale, dobbiamo fare sapere alla gente, attraverso le nostre immagini, quanto queste persone siano "perfettamente abili" nella comunicazione e nel donare delle emozioni.
Come volontario, per 2 anni ho fatto l'allenatore di basket di una squadra di ragazzi Down: la loro dolcezza non ha confronti.
RispondiEliminaPosso fare un commento fotografico? La foto di Laura con i libri aperti per terra è mostruosamente bella e poetica...